Mons. Enrico Bartoletti può essere senz’altro considerato uno dei Vescovi italiani più significativi del Concilio Vaticano II: per la sua preparazione, il suo contributo e l’opera pastorale svolta a Firenze, Lucca e nella Chiesa in Italia.
Nato a S. Donato di Calenzano, Firenze, il 7 ottobre 1916, compiuti gli studi biblici e teologici a Roma, rientrò in Diocesi dove fu Rettore del Seminario e Professore di Sacra Scrittura.
Animatore sapiente dei vari gruppi culturali, fu collaboratore fedele del Card. Elia Dalla Costa. A Lucca, accanto al vecchio Arcivescovo Mons. Antonio Torrini, guidò la diocesi sulle vie del Concilio e si distinse per le sue straordinarie doti di padre, maestro e pastore.
Chiamato da Paolo VI nel 1972 a svolgere l’ufficio di Segretario Generale della C.E.I., fece assurgere tale organismo ad autentico strumento di comunione e di collegialità dei Vescovi italiani e di rinnovamento della Chiesa in Italia. A lui è legato il piano pastorale su «Evangelizzazione – sacramenti – promozione umana».
«Uomo della Parola e del Vangelo», fu pastore del Signore pienamente coinvolto nella missione della Chiesa nel mondo.
Due avvenimenti, in particolare, sottolineano questa sua singolare missione pastorale: la relazione «panorama» su « La vita della Chiesa nel momento presente»al Sinodo dei Vescovi del 1971 e la realizzazione del Convegno della Chiesa in Italia su «Evangelizzazione e promozione umana» in qualità di Presidente del Comitato preparatorio.
La morte lo colse prematuramente il 5 marzo 1976, ad appena 59 anni. La sua salma è stata tumulata nella Cattedrale di San Martino in Lucca.